Prospettive di un delitto
Trama e Recensione : Prospettive di un delitto“Prospettive di un delitto”, lo dice il titolo stesso è un thriller, e non delude le aspettative, ma certamente non aggiunge nulla di nuovo: da antologia insomma.Interessante il concetto di base, sviluppato però nel modo più banale: all’americana, e coccola lo spettatore che non sentirà una sola battuta originale e non si farà svegliare da veri e propri colpi di scena. Il titolo si riferisce allo svolgimento della trama, che come detto, sarebbe interessante: il presidente degli Stati Uniti è in visita in Spagna e viene colpito da un proiettile durante un summit sulla guerra globale: otto persone saranno chiamate a testimoniare sull’avvenimento, e come una matrioska ogni prospettiva ne apre una nuova, ogni racconto ne nasconde un altro, ogni segreto cela un altro segreto. Come un continuo flashback sul momento dell’attentato la storia viene vista e rivista dalle diverse prospettive sino ad arrivare al finale. Peccato che invece di aprirsi al pubblico, questo film si chiude in sé stesso, con attori troppo o troppo poco carismatici: la lotta dell’ultimo divo che rimarrà in scena, glorie come Dennis Quaid, Sigourney Weaver, Matthew Fox, William Hurt e Forest Whitaker snocciolano gli eventi con un gusto tipico degli anni novanta. Il regista Pete Travis strizza l’occhio a troppi altri registi e non crea qualcosa di davvero proprio, e di conseguenza non apporta al cinema nulla di nuovo. Spettacolarizzati personaggi ed eventi, aggiornate le tecniche e attualizzato il concetto di guerra terroristica, rimane comunque un thriller “senza arte ne parte”. Trailer : Prospettive di un delittoIl trailer di Prospettive di un delitto non ancora disponibile.Riceverai una mail al tuo indirizzo per attivare il commento inserito.
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