Ugo Tognazzi

Ugo Tognazzi
Cognome Tognazzi
Nome Ugo
Nome Anagrafe
Data di Nascita 23/03/1922
Luogo di nascita Cremona, Lombardia, Italia
Segno Zodiacale Ariete

Ugo Tognazzi nasce il 3 Marzo 1922 a Cremona. A causa del lavoro del padre, passa un’infanzia itinerante per il territorio italiano.

A quindici anni ritorna a vivere stabilente a Cremona, dove trova un lavoro in fabbrica. La sua carriera artistica comincia proprio nel dopo lavoro dell’azienda, dove viene improvvisata una compagnia teatrale.

Durante la Seconda guerra mondiale, Ugo viene chiamato alle armi: la passione per il teatro resta e anche durante il conflitto, Ugo si occupa di organizzare spettacoli per i suoi compagni.

Tornato a Cremona dopo la fine della guerra, abbandona il lavoro da archivista appena trovato per trasferirsi, nel 1945, a Milano per inseguire il suo sogno: lavorare nel mondo dello spettacolo.

Il lavoro, grazie al talento di Ugo, non si fece attendere: viene preso nella Compagnia Teatrale di Wanda Osiris grazie ad un provino per dilettanti.
Il pubblico accetta il personaggio proposto da Ugo: un umorismo non ben precisato nei panni di un uomo qualunque.

L’esordio su grande schermo arriva nel 1950 con il film “I cadetti di Guascogna” diretto da Mario Mattoli e con Walter Chiari.
Nel 1951 conosce Raimondo Vianello, che sarà suo compagno di scena nel periodo che va dal 1954 al 1960: li ritroviamo come duo comico per la neonata Rai Tv.

La carriera cinematografica continua e lo vediamo impegnato in pellicole destinate a rimanere nella storia del cinema italiano: diretto da Alberto Bevilacqua ha interpretato: “La califfa” del 1971, “Questa specie d’amore” del 1972, film quest’ultimo che vinse un David di Donatello come miglior film.

Ugo lavora inoltre con il grande Bernardo Bertolucci nel film “La tragedia di un uomo ridicolo” che fece ottenere a Ugo una meritatissima Palma D’oro al Festival di Cannes come miglior attore protagonista.

Negli anni ottanta si dedica al teatro e lo ricordiamo in grandi opere come “Sei personaggi in cerca d’autore” del 1986 a Parigi e “L’avaro” di Molierè del 1988. la sua carriera finì bruscamente a causa della sua morte improvvisa avvenuta nel 1990 a Roma.

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