Antonio Totò

Totò
Cognome Totò
Nome Antonio
Nome Anagrafe Antonio De Curtis - Vincenzo Stefano Clemente
Data di Nascita 01/01/1900
Luogo di nascita Napoli, Campania, Italia
Segno Zodiacale Acquario

Antonio De Curtis, in arte TOTO’, nasce nel Quartiere Sanità di Napoli, il 15 Febbraio 1898. Figlio di una relazione clandestina tra il Marchese De Curtis e Anna Clemente, il padre riconobbe questo figlio solo alcuni anni più tardi.

La vocazione per la recitazione si fa sentire subito nel piccolo Antonio e già a quindici anni inizia la sua gavetta nei teatri di periferia, facendo macchiette ed imitazioni; si esibiva in pubblico con lo pseudonimo di “Clemert”.

E’ proprio in questo ambiente che conosce altri artisti destinati a diventare dei grandi, come Eduardo De Filippo e Cesare Andrea Bixio. La svolta nella sua vita arriva nel 1922, quando si trasferisce con la madre a Roma.

Qui viene scoperto da Giuseppe Jovinelli, il quale lo scrittura per le serate nel suo teatro. I suoi numeri vengono accolti con fervore dal pubblico, permettendo a Totò di accedere alla Sala Umberto, frequentata dall’alta società napoletana.

Nel 1925 cominciarono per Totò le tournee in tutto il territorio italiano; la sua fama continua a crescere e viene scritturato dai grandi del periodo, come Achille Maresca e Angela Ippaviz.
Torna a Napoli nel 1930 dove entra a far parte della Compagnia Stabile Napoletana Molinari, diretta da Enzo Aulicino al Teatro Nuovo. In questa compagnia ha l’occasione di recitare al fianco di Titina De Filippo in una parodia dei I Tre moschettieri.

In questo periodo cominciò una storia d’amore con l’attrice Liliana Castagnola, storia finita in tragedia per il suicidio della donna di fronte alla fine della relazione con Totò.

Antonio fu profondamente sconvolto dall’accaduto. Ricomincia comunque a lavorare e diventa capo comico della compagnia di Achille Maresca. L’incontro con il cinema arriva nel 1930, e dopo un inizio di carriera cinematografica altalenante, nel 1937 viene diretto da Gero Zambuto nel suo primo film “Fermo con le mani!”.

L’ascesa al successo nazionale grazie al piccolo schermo è dal 1947 al 1952, con i suoi film più amati dal pubblico perché riguardanti temi reali, come la fame e la borsa nera, tipici di una nazione appena uscita dal conflitto mondiale.

Dal 1937 al 1967 Totò interpreta ben 97 film, quasi sempre come attore protagonista, collaborando con i grandi maestri del cinema italiano come Mario Monicelli, con il quale ha realizzato “I soliti ignoti”, con Camillo Mastrocinque, regista dell’indimenticabile “Totò, Peppino e la malafemmina” e con Pierpaolo Pasolini, con il quale ha realizzato “Uccellacci e uccellini”. L’ultimo film di Totò è “Il padre di famiglia” del 1967.

Purtroppo Totò muore al secondo giorno di ripresa. Finisce così la carriera di uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi.
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