Alberto Sordi

Alberto Sordi
Cognome Sordi
Nome Alberto
Nome Anagrafe
Data di Nascita 15/06/1920
Luogo di nascita Roma, Italia
Segno Zodiacale Gemelli

Alberto Sordi nasce a Roma il 15 giugno 1920 e muore a Roma il 24 febbraio 2003.

Attore, regista, cantante e doppiatore. Allo stesso modo di Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman, è stato, per molto tempo, una delle pietre miliari della commedia all'italiana nonché, oltre ad Aldo Fabrizi, rappresentante indiscusso della romanità nel panorama del cinema italiano.

È stato la voce italiana dell'attore comico Oliver Hardy, il simpatico omone Ollio del duo comico Stanlio & Ollio.

Il suo esordio sulle scene dello spettacolo italiano, inizia col teatro e con le comparse nei film, ma il suo talento non poteva rimanere inespresso, addirittura da bambino cantava nel coro delle voci bianche della Cappella Sistina e all’età di 16 anni si trasferisce a Milano per frequentare i corsi dell’Accademia dei Filodrammatici da cui viene espulso per la sua dizione dialettale e per la sua esuberanza.

Nel 1937 torna nella capitale e trova impiego come comparsa a Cinecittà. In quel periodo e fino al 1951 si svolge anche la sua carriera di doppiatore, in cui presta la sua voce a Oliver Hardy, Antony Quinn e Robert Mitchum e tra gli altri anche a Marcello Mastroianni.

Tra il 1947 e il 1949 lavora anche in radio. Ma dopo aver fatto anni di gavetta tra comparse e ruoli minuscoli, è tra il 1951 e il 1955 che Sordi raggiunge il successo con due grandiosi film di Fellini, Lo sceicco bianco e I vitelloni, e altri diretti da Steno come Un americano a Roma e Un giorno in pretura.

Grazie alla commedia all’italiana e a Sordi possiamo ammirare il personaggio dell’italiano medio come rappresentante della cultura popolare e della società italiana dell’epoca. Prepotente coi deboli e umile coi potenti, l’italiano medio di Sordi ci fa sorridere delle brutture di quel periodo.

La svolta avviene negli anni sessanta con La grande guerra di Monicelli, con Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy riceve nel 1972 l’Orso d’Oro al Festival di Berlino.

Viene premiato con 5 Nastri d’Argento e 7 David di Donatello, nel 1995 riceve anche il Leone d’Oro alla Carriera al Festival di Venezia.

Tra gli anni sessanta e settanta ottiene altri ottimi risultati anche come regista o attore-regista, ad esempio Polvere di Stelle con Monica Vitti. Nel 1993 è toccante il suo Nestore, ultima corsa.


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