Per uno solo dei miei due occhi
Trama e Recensione : Per uno solo dei miei due occhi“Per uno solo dei miei due occhi” è il documentario autobiografico, cinico e drammatico di Avi Mograbi, regista e protagonista del film.La trama è inesistente, ma il film si propone come una finestra sul mondo dei drammi conflittuali (e infiniti) fra Israele e Palestina. I personaggi che trovano rappresentazione in questo documentario sono i palestinesi che cercano di sfuggire alle rappresaglie dell’esercito israeliano, i contadini e gli anziani che si vedono privati della propria casa e del proprio lavoro, i giovani, gli studenti e le donne che cercano di andarsene di sfuggire. Avi Mogabri si pone un po’ alla Nanni Moretti e un po’ alla Micheal Moore, ha uno sguardo ironico ma personale, e rifugia le sue immagini nella conoscenza secolare di personaggi come Sansone nella fortezza di Masada. Israeliano di nascita Avi si pone anche come intermediario culturale, mettendo in mostra alcune chiacchierate con un amico palestinese: l’eterno dilemma della faida, la continua lotta della fede messe in luce da uno sguardo disilluso e ansioso di porre rimedio. Distribuito dalla Fandango e prodotto da Francia e Israele, questo documentario vede la luce nelle nostre sale nel 2008 dopo esser stato girato nel 2005: le lunghe peripezie forse serviranno a farci aprire gli occhi, e se non proprio tutti e due almeno “uno solo”. Trailer : Per uno solo dei miei due occhiIl trailer di Per uno solo dei miei due occhi non ancora disponibile.Riceverai una mail al tuo indirizzo per attivare il commento inserito.
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