L'uomo che verrà

L'uomo che verrà
Titolo L'uomo che verrà
Titolo Originale L'uomo che verrà
Categorie drammatico
Attori Alba Rohrwacher
Bernardo Bolognesi
Claudio Casadio
Diego Pagotto
Eleonora Mazzoni
Francesco Modugno
Frank Schmalz
Germano Maccioni
Laura Pizzirani
Maria Grazia Naldi
Maya Sansa
Orfeo Orlando
Raffaele Zabban
Stefano Bicocchi
Stefano Croci
Thaddaeus Meilinger
Timo Jacobs
Tom Sommerlatte
Zoello Gilli
Registi Giorgio Diritti
Anno 2009
Minuti 117
Nazione Italia
Copyright Aranciafilm

Trama e Recensione : L'uomo che verrà

Siamo alle pendici del monte Sole, non lontani da Bologna, al tempo della seconda guerra mondiale. I giovani abitanti della piccola comunità agraria locale decidono di organizzare una brigata partigiana.

Martina ha otto anni ed è la più piccola abitante dei questa comunità e da quando il fratello neonato le è morto tra le braccia non parla più, vive in silenzio il suo dolore aspettando che arrivi un altro fratellino. Per lei, quindi, i bombardamenti, le corse verso i nascondigli, le sparatorie non hanno senso e importanza.

Una mattina del dicembre 1943, la madre di Martina scopre di essere incinta. I mesi passano, il bambino cresce così come la pancia della mamma e Martina aspetta trepidante il momento di vedere il fratellino. Tutto intorno c’è la guerra e la vita quotidiana diventa sempre più difficile.

La notte tra il 23 e il 24 settembre 1944 il bambino nasce, pochi giorni prima che le truppe naziste rastrellassero la zona. È l’episodio passato alla storia come l’eccidio di Marzabotto in cui furono uccisi circa 770 uomini.
Martina e il suo mondo semplice, il dramma del fratellino morto e l’attesa dell’altro in arrivo sono parte del film; sullo sfondo c’è la storia, ma questo lungometraggio rifugge dall’essere una pagina storica del cinema italiano.

La scelta del regista, Giorgio Diritti, di usare il dialetto bolognese rende ancora più coesa la comunità contadina del film, nel tentativo di affermare l’unità culturale e coinvolgere il pubblico da un punto di vista emozionale, oltre che con la delicatezza delle immagini e la purezza degli occhi di Martina.

Rigoroso, emozionante, onesto, appassionato, il film ha l’obiettivo di ricostruire il massacro partendo dalla vicenda del singolo, la cui esperienza si scambia con quella della collettività: il bambino che nasce e il dramma della comunità, l’attesa del parto e l’attesa che la guerra finisca, il silenzio di Martina e gli spari delle SS.
Il dramma collettivo si ricompone sotto l’occhio delle spettatore come se accadesse per la prima volta in un tono incalzante e vivo, nobile e semplice, d'una notevole grandezza umana e morale molto apprezzata dalla critica, soprattutto perché sempre sobria e rispettosa.

Trailer : L'uomo che verrà

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