In Bruges - La coscienza dell'assassino
Trama e Recensione : In Bruges - La coscienza dell'assassino“In Burges – La coscienza dell’assassino” potrebbe sembrare al primo colpo un film sullo stile di quelli già visti mille volte con Scorsese, ma Martin McDonagh sorprende tutti con un film sopra le righe, ben calibrato, congeniale, e a dispetto del tema trattato, senza grande dispendio di scene d’azione.Siamo nel limbo del thriller e della commedia, narrato con una sorta di delicata formalità Ken (Brendan Gleeson) e Ray (Colin Farrell) sono due killer, che vengono spediti a stare per un periodo a Burges, una città del Belgio, come conseguenza di un incarico conclusosi male con l’omicidio indesiderato di un prete. Per i due killer è un vero e proprio esilio in attesa che le acque si calmino, ma diventa anche l’opportunità per prendere un po’ di fiato. Ken decide di vivere la città, e in un improvviso e scoperto rapporto intimo con l’arte, vagando fra le piazze e i musei di Burges, inizia a porsi delle domande e a trovare delle risposte quasi ancestrali. Mentre Ray, irlandese e scorbutico, dovrà passare attraverso l’umanità di Chloe (una ragazza incontrata casualmente) per riuscire a prendere un contatto con la realtà. Ma i guai sembrano essersi incollati addosso ai due, e quando Ray scopre alcune ombre del passato di Chloe decide di apportarvi la giustizia del killer. Una giustizia che ha un’etica tutta sua, ma che in questo film risulta quasi, incredibilmente, umana. Trailer : In Bruges - La coscienza dell'assassinoIl trailer di In Bruges - La coscienza dell'assassino non ancora disponibile.Riceverai una mail al tuo indirizzo per attivare il commento inserito.
Grazie, riceverai una mail con le istruzioni per attivare il commento ! |
Ti Piace CanaliTi Piace vetrine |
|||||||||||||||||||