Hotel Meina
Trama e Recensione : Hotel MeinaSiamo nel 1953 all’Hotel Meina sul Lago Maggiore, e una giovane ragazza tornata in un luogo significativo per lei, si ritrova a fare i conti con i ricordi del passato, un passato di dieci anni prima.La vicenda si svolge nel 1943 quando Noa (la ragazza) ancora adolescente viveva presso l’Hotel Meina di proprietà del padre, un ebreo col passaporto turco, quindi cittadino di un paese neutrale. All’interno del lussuoso albergo 16 italiani ebrei, provenienti dalla Grecia stanno soggiornando, quando nell’albergo irrompone un plotone delle SS. Siamo subito dopo l’8 settembre e l’annuncio dell’armistizio fra l’Italia e gli Alleati. Ed è così che le lussuose camere dell’“Hotel Meina” diventano la prigione dorata nella quale Noa, la sua famiglia e tutti gli ospiti dell’albergo vengono costretti a trascorrere una settimana nella paura nel terrore e nell’attesa di poter sapere qualcosa, indecisi se tentare una fuga che potrebbe costare ai fuggitivi la vita stessa. Le memorie di Noa andranno a concentrarsi anche sulla perdita del suo primo amore e sulle sensazioni redivive che il luogo della prigionia le fanno tornare alla mente. Tratto dal libro di Marco Nozza, “Hotel Meina” vorrebbe imprimersi come un film sull’umanità e la disumanità dei personaggi, ma pecca nella troppa volontà di adesione al testo, aggiungendo molto poco al racconto che rimane un po’ freddo e distaccato. Trailer : Hotel MeinaIl trailer di Hotel Meina non ancora disponibile.Riceverai una mail al tuo indirizzo per attivare il commento inserito.
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