Funny Games
Trama e Recensione : Funny GamesGià la prima versione di “Funny Games” del 1997, diretta dallo stesso Michael Haneke che ha oggi fatto il remake del film, era un piccolo capolavoro destinato ad essere compreso e apprezzato da pochi.Sicuramente il remake è stato voluto per abbinare un cast più centrato e per riportare in auge un film che all’epoca aveva solo precorso i tempi. Una bella famigliola composta da padre (Tim Roth), madre (Naomi Watts) e figlioletto, decide di trascorrere le settimane di vacanza in una bella casetta sul lago, abbastanza isolata e tranquilla, circondata da uno splendido bosco. Paesaggio idilliaco se non fosse che l’isolamento della casa attira sul luogo Peter e Paul, due giovani molto distinti (come per omaggiare Kubrick sono completamente vestiti di bianco), gentili, cordiali e psicopatici. Insidiando la donna di casa, col fare di due studenti molto gentili i due ragazzi si introducono fra le mura dell’abitazione, e senza preavviso scatta la follia omicida: la famiglia è loro ostaggio. In netta contrapposizione fra gli atti di crudeltà che i due compiono a danno delle loro vittime c’è il loro aspetto sempre curato, il candore dei loro volti e dei loro abiti, il sorriso sempre presente sulle loro bocche. Come in un gioco sadico i due torturatori si divertono nella dinamica del potere: ma una volta che il gioco si è concluso? Quali sono le regole, i giocattoli vanno messi a loro posto o si devono buttare? Trailer : Funny GamesIl trailer di Funny Games non ancora disponibile.Riceverai una mail al tuo indirizzo per attivare il commento inserito.
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